2G Italia e Cgt hanno stipulato un accordo grazie al quale Cgt arricchirà la sua già vasta gamma con i motori 2G di piccola taglia fino a 400 kW, mentre 2G Italia accrescerà le proprie opportunità commerciali, contando sulla capillarità di Cgt sul territorio e sulla sua radicata presenza nel settore dell’industria.

Il binomio tra la capacità di fornire un servizio completo ai clienti di Cgt e la qualità dei motori 2G di piccola taglia offre nuove interessanti opportunità di business per entrambe le aziende.

Questo accordo commerciale porterà indiscutibili vantaggi ad entrambe le aziende; esiste infatti assoluta complementarità per la gamma proposta” dichiara Christian Manca, Amministratore Delegato di 2G Italia. “Cgt ha oggi la possibilità di essere protagonista anche in segmenti di mercato che prima la vedevano esclusa, offrendo a noi la possibilità di collaborare con un importante partner che vanta da sempre una grande conoscenza del mercato italiano. Utilizzando le alte prestazioni che contraddistinguono tutti i prodotti 2G, e la loro collaudata affidabilità, la collaborazione appena nata porterà benefici a tutti i nostri clienti e prospect. Nel campo di applicazione del biogas poi, mercato a cui Cgt guarda in modo attento, vantiamo un’esperienza pluridecennale con più di 200 impianti funzionanti in Italia, non dimenticando inoltre che siamo ad oggi gli unici produttori di cogeneratori a proporre un’estesa gamma di motori funzionanti a idrogeno 100%”.

L’accordo tra Cgt e 2G Italia

L’Italia punterà sempre più sul biometano di derivazione dal biogas perché ritenuto strategico per la politica di decarbonizzazione, per lo sviluppo dell’economia circolare e per ridurre la dipendenza dal gas estero. Poiché molti impianti di grossa taglia tra il 2024 e il 2027 arriveranno alla fine dell’incentivazione per la produzione di energia elettrica, gli stessi avranno la possibilità di essere riconvertiti per generare, mediante un processo di upgrading del biogas, il biometano.

I prodotti di 2G possiedono rendimenti elettrici ai vertici del mercato per i motori di bassa potenza, fino al 42,5%, che si traducono in un minor consumo di biogas che può essere valorizzato in fase di upgrading per ottenere biometano e quindi essere incentivato. In alternativa, il risparmio di biogas consente di utilizzare meno biomassa per l’alimentazione dell’impianto con una conseguente riduzione dei costi. 

Un’altra caratteristica fondamentale dei motori 2G è che sono già predisposti per funzionare a idrogeno, in qualsiasi percentuale di miscelazione fino al 100% di H2, con il vantaggio che quando la disponibilità di questo vettore energetico sarà idonea ai consumi della cogenerazione, non sarà necessario sostituire il motore per convertirlo al nuovo combustibile.

Cgt, d’altro canto, azienda leader nella progettazione, realizzazione e manutenzione di impianti di cogenerazione chiavi in mano, amplia e completa la propria offerta. 

L’accordo con 2G ci consente di completare la nostra offerta nel mondo della cogenerazione proponendoci anche a tutti i mercati che necessitano di impianti di piccola taglia”, afferma Giorgio Brenna, amministratore delegato di Cgt. Avremo anche la possibilità di cogliere le opportunità che nasceranno in seguito al recente Decreto che incentiverà, attraverso circa 1,7 miliardi di € del Pnrr, la costruzione di nuovi impianti di produzione di biometano sostenibile, da rifiuti organici o agricoli, o riconvertiti da precedenti produzioni agricole di biogas. La cogenerazione utilizzata in questi impianti, soprattutto quelli agricoli, avrà mediamente una taglia entro i 300 kW che, grazie all’accordo con 2G, saremo in grado di proporre ai clienti. La nostra offerta, come di consueto, non sarà limitata alla fornitura dell’impianto ma sarà arricchita da servizi di connettività a valore aggiunto per monitorare lo stato di salute e le prestazioni da remoto, con un servizio di manutenzione H24/7.”

In base a questi presupposti, l’accordo tra Cgt e 2G Italia nasce su basi solide per costruire insieme un futuro di successo che contribuirà anche allo sviluppo sostenibile dell’economia del nostro Paese. 

Seppur le condizioni socio-economiche italiane non siano state purtroppo delle migliori, tra crisi post pandemica, il conflitto russo-ucraino e la crisi energetica ci apprestiamo a chiudere l’anno con l’ennesimo importante incremento di fatturato – + 15% – e siamo pronti, anche grazie all’annuncio di questa importante partnership a vivere un 2023 ricco di grandi successi”, conclude Manca.

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