Eural Gnutti, azienda attiva nella produzione di barre trafilate in leghe di alluminio per lavorazioni meccaniche, è stato ospite all’evento “Sostenibilità e tracciabilità nel settore dell’alluminio”, organizzato da EY al Kilometro Rosso Innovation District di Bergamo. L’incontro ha riunito aziende già certificate ASI o interessate a intraprendere questo percorso, creando un’occasione di confronto sui vantaggi dello standard ASI (Aluminium Stewardship Initiative).

Eural Gnutti ottiene il certificato ASI: le parole di Cazzago

Durante il convegno, Gianfranco Cazzago, Responsabile della Sostenibilità di Eural Gnutti, ha illustrato il percorso che ha portato all’ottenimento della certificazione ASI Performance Standard V3 per gli stabilimenti di Pontevico e Rovato. Il processo, articolato in quattro fasi, ha valutato l’azienda su 11 principi e 62 criteri, con un esito che ha riconosciuto “un elevato livello di maturità dei sistemi aziendali, pienamente integrati nella gestione quotidiana“.

Cazzago ha spiegato le ragioni alla base della scelta: “Abbiamo ritenuto strategico consolidare ulteriormente la credibilità delle nostre dichiarazioni in ambito ESG, affidandoci a un sistema di validazione oggettivo da parte di un organismo indipendente”. Tra le iniziative chiave, ha evidenziato lo studio LCA (Life Cycle Assessment) sulle leghe 6026LF e 2033, entrambe senza piombo, per misurare l’impatto ambientale dei prodotti.

Il risultato più tangibile del processo è l’avanzamento nel rating sulla piattaforma Supplier Assurance, passata da D54 a B80 punti in pochi mesi, grazie ai progressi registrati durante l’iter di certificazione. “Il percorso, seppur complesso, sta già dando i suoi frutti in termini di efficienza, tempestività di risposte ai clienti e, soprattutto, trasparenza”, ha affermato Cazzago.

Nonostante il rinvio dell’entrata in vigore di alcune normative europee, Eural ha già deciso di integrare nuovi criteri CSRD nel prossimo report, anticipando i requisiti futuri. “La certificazione non rappresenta un punto di arrivo, bensì di partenza per un miglioramento continuo”, ha concluso Cazzago.

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