Energia, resilienza e intelligenza artificiale: le sfide del futuro secondo Luigi Ferraris
Luigi Ferraris analizza le sfide energetiche italiane: dipendenza dal gas, costi elevati e necessità di reti e stoccaggi. Intelligenza artificiale e investimenti a lungo termine le chiavi.

Quale futuro ci attende nell’era delle transizioni globali? Alla Terrazza Belvedere di Camogli, durante il Festival della Comunicazione, il panel dedicato a sicurezza energetica, resilienza ambientale e deglobalizzazione ha acceso i riflettori sui cambiamenti che stanno ridisegnando gli scenari industriali ed economici. Moderato da Andrea Goldstein (Il Sole 24 Ore), il confronto ha visto protagonisti Luigi Ferraris e Carlo Luzzatto, che hanno offerto visioni complementari sulle grandi trasformazioni in corso.
L’intervista a Luigi Ferraris: focus su energia e intelligenza artificiale
A margine dell’incontro, Ferraris ha tracciato un quadro chiaro della situazione energetica in Italia ed Europa: “Il sistema nazionale sconta ancora un gap legato a un mix produttivo troppo dipendente dal gas. Questo si traduce in prezzi elevati e in una forte dipendenza dalle importazioni, come abbiamo visto dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. Oggi le rinnovabili coprono il 30-40% del fabbisogno, una quota importante ma non ancora sufficiente a ridurre i costi in maniera strutturale“.
Un altro nodo riguarda il meccanismo di formazione del prezzo sul mercato all’ingrosso, ancorato alle regole introdotte con il decreto Bersani: “L’impianto meno efficiente a gas continua a determinare il prezzo di tutta l’energia prodotta, con inevitabili ripercussioni sui costi finali“.
Un ruolo decisivo, con ogni probabilità, lo giocherà l’intelligenza artificiale. “Con milioni di prosumer che immettono energia nella rete, sarà fondamentale modellizzare i loro comportamenti per evitare blackout. L’IA permette di passare da un’analisi statistica dei dati a proiezioni in tempo reale, con benefici enormi per la manutenzione predittiva delle infrastrutture critiche“.
Infine, Ferraris indica nello stoccaggio una delle frontiere più promettenti: “Gli impianti idroelettrici di pompaggio sono la risposta naturale alle esigenze di accumulo. Consentono di sfruttare l’energia solare diurna per pompare acqua nei bacini superiori e restituirla alla rete durante la notte. È una soluzione sostenibile e sinergica anche con l’agricoltura“.