L’Hydrogen Europe Research (HER) ha ospitato il 12 giugno a Bruxelles una tavola rotonda che ha riunito alti funzionari della Commissione europea, rappresentanti degli Stati membri e la comunità della ricerca e dell’industria dell’idrogeno. Insomma, il momento per chiamare a raccolta i vertici della filiera decisionale e produttiva e fare il punto sul reale stato di salute dell’idrogeno in Europa.

Secondo HER il mercato dell’idrogeno cresce alla velocità del 50%

Gli investimenti globali in biocarburanti, biogas e idrogeno raggiungeranno i 25 miliardi di dollari nel 2025 (+30%), con 8 miliardi di dollari destinati a progetti relativi all’idrogeno. La capacità di elettrolisi è aumentata del 90% nel 2024 e si prevede che crescerà del 150% nel 2025. La penetrazione del mercato dell’idrogeno sta crescendo rapidamente, con un tasso del 50% dal 2021. La capacità elettrolitica installata a livello globale è cresciuta di nove volte. Tuttavia, in Europa, la capacità elettrolitica installata è cresciuta solo di tre volte. Questo è un chiaro segno che l’Europa sta perdendo il suo vantaggio competitivo come precursore rispetto alla Cina e agli Stati Uniti. Dal 2020 l’idrogeno rappresenta meno del 2% del consumo energetico totale dell’UE. Tuttavia, la visione a lungo termine dell’UE è che l’idrogeno rinnovabile fornisca circa il 10% del suo consumo energetico totale entro il 2050.

Il futuro finanziamento dell’idrogeno è in gioco mentre l’UE si appresta a definire il suo prossimo quadro finanziario pluriennale (QFP), insieme ai negoziati in corso sul prossimo programma di finanziamento dell’UE per la ricerca e l’innovazione (FP10) e sul nuovo Fondo europeo per la competitività (ECF).
Il panel ha discusso delle questioni chiave che il settore dell’idrogeno si trova ad affrontare oggi. Dall’urgente necessità di rinnovare la strategia europea per l’idrogeno 2020, al potenziamento e al migliore allineamento dei finanziamenti dell’UE per sostenere l’intera catena di innovazione dell’idrogeno, dalla ricerca di base alla diffusione sul mercato. Tra le priorità chiave discusse dai partecipanti al panel figuravano il superamento del divario di competenze settoriali in Europa e il rafforzamento della cooperazione pubblico-privato, in particolare attraverso l’impresa comune dell’UE sull’idrogeno, il partenariato per l’idrogeno pulito.

E la chiamarono “resilienza”

I relatori hanno convenuto sulla necessità di una maggiore resilienza in Europa attraverso sistemi energetici integrati e robusti, norme vincolanti per il sostegno al mercato iniziale e un programma coordinato dell’UE per affrontare gli ostacoli lungo la catena del valore dell’idrogeno.
Luigi Crema, presidente di Hydrogen Europe Research, ha dichiarato: “Hydrogen Europe Research sostiene il rafforzamento della R&I europea nel settore dell’idrogeno per garantire l’eccellenza scientifica, la leadership industriale e la competitività globale. Chiediamo alla Commissione europea di continuare a sostenere l’idrogeno e, in particolare, di finanziare la ricerca a partire dai livelli di maturità tecnologica (TRL) più bassi. Recenti relazioni sottolineano l’urgenza di ulteriori investimenti in settori strategici chiave in cui l’UE ha un fragile vantaggio. L’idrogeno è in cima alla lista. Dobbiamo migliorare le prestazioni, la progettazione e l’efficienza dei costi in un percorso sostenibile. Esortiamo la Commissione europea a rafforzare il partenariato per l’idrogeno pulito collegandolo strategicamente all’industrializzazione e allo sviluppo del primo mercato in coordinamento con gli Stati membri“.

idrogeno HER


Joanna Drake, vicedirettrice della DG RTD della Commissione europea, ha dichiarato: “L’economia dell’idrogeno può diventare realtà solo attraverso gli sforzi congiunti dell’UE, degli Stati membri, dell’industria e della comunità di ricerca. Per questo motivo la Commissione europea promuove attivamente un programma congiunto di ricerca, innovazione e investimenti per l’idrogeno rinnovabile: con gli Stati membri nel piano strategico per le tecnologie energetiche, con gli stakeholder privati attraverso l’impresa comune Clean Hydrogen e a livello internazionale attraverso Mission Innovation”.
Tudor Constantinescu, consigliere principale della DG ENER della Commissione europea, ha dichiarato: «L’UE è l’unica regione al mondo ad aver sviluppato un quadro legislativo e politico completo a sostegno dell’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio. Abbiamo obiettivi settoriali per l’industria e i trasporti, che garantiscono la prevedibilità della domanda, abbiamo meccanismi di finanziamento, abbiamo norme per le infrastrutture, abbiamo un programma di ricerca e innovazione di successo basato sulla partnership con l’industria e la comunità di ricerca. Tuttavia, dobbiamo collaborare con tutti gli Stati membri per garantire una corretta attuazione e affrontare i nuovi sviluppi del mercato, rafforzando al contempo il dialogo con le parti interessate e i partner internazionali per raggiungere i nostri obiettivi“.
Jorgo Chatzimarkakis, amministratore delegato di Hydrogen Europe, ha dichiarato: “Stiamo proponendo un’impresa comune che non si limiti a finanziare la ricerca, ma che crei mercati, favorisca le start-up e consolidi la leadership europea nel settore dell’idrogeno. Non si tratta solo di più soldi. Si tratta di una realizzazione più intelligente, di un allineamento più forte e di risultati più rapidi. Non abbiamo bisogno di un’altra strategia sulla carta. Abbiamo bisogno di una piattaforma orientata all’impatto che dia risultati”.
Valérie Bouillon-Delporte, direttore esecutivo di Clean Hydrogen Partnership, ha dichiarato: “Mentre l’Europa accelera la sua transizione energetica, Clean Hydrogen Partnership è la spina dorsale della ricerca e dell’innovazione nel settore dell’idrogeno in tutta l’UE. Allineando la visione strategica della Commissione europea, l’industria e la ricerca, stiamo costruendo un ecosistema di innovazione resiliente. Il nostro modello pubblico-privato unico nel suo genere garantisce che l’eccellenza scientifica abbia un impatto concreto, dall’aumento della produzione al consolidamento delle Hydrogen Valleys locali. Aiutiamo i nuovi attori a superare la ‘valle della morte’, sosteniamo le start-up e lanciamo i futuri campioni dell’idrogeno“.

L’IDROGENO NEL TRASPORTO PUBBLICO

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