Quella inaugurata il 30 giugno a Carugate Est sarà la prima stazione per il rifornimento di idrogeno in Lombardia. Il primo di cinque impianti da mettere in moto tra Lombardia e Piemonte per costruire una rete in grado di connettere il Nord Italia con le vicine stazioni europee già presenti. Risale al 2022 il nostro racconto della inaugurazione del secondo impianto in Italia, a San Giuliano di Mestre. Eravamo là, insieme a ENI e a Toyota Motor Italia. Una collaborazione, quella italo-nipponica, di cui avevamo dato notizia in merito alla paventata apertura di un distributore nei paraggi di Metanopoli, a San Donato Milanese, quartier generale dell’ENI.

Siamo stati presenti all’evento che ha ufficialmente inaugurato il sito di Carugate Est, a nord di Milano. Seguiranno quelli di Carugate Ovest – dall’altra parte della tangenziale cittadina – di Rho (nord-ovest del capoluogo lombardo) e di Tortona Est e Ovest. Si tratta di impianti non destinati alla produzione di idrogeno, bensì alla sua distribuzione, e che accoglieranno veicoli leggeri ma soprattutto pesanti: autobus e camion su tutti. La stazione non sarà aperta prima dell’inizio del prossimo anno, mentre le altre entreranno in funzione successivamente. L’obiettivo di FNM e Milano Serravalle – che hanno curato il progetto – è quello di avere a disposizione tutte e cinque le stazioni per il rifornimento di idrogeno entro la fine del 2026.

L’idrogeno arriva anche in Lombardia (e in Piemonte) grazie ai fondi del PNRR

L’iniziativa è stata promossa da Milano Serravalle – Milano Tangenziali, con l’obiettivo di avviare un modello di mobilità a idrogeno applicato al trasporto su gomma in Italia, a partire da uno snodo infrastrutturale chiave nel cuore della Lombardia. L’intero progetto, così leggiamo nel comunicato stampa, prevede un investimento complessivo di 55,4 milioni di euro, finanziato da fondi nazionali ed europei stanziati dal PNRR e dall’Unione Europea, nell’ambito del programma CEF Transport Alternative Fuels Infrastructure Facility (AFIF) finalizzato alla decarbonizzazione dei trasporti lungo la rete TEN-T (Trans-European Transport Network).

Attualmente in Europa si contano oltre 250 stazioni di rifornimento, con oltre 200 in fase di programmazione. Negli ultimi due anni, il numero complessivo di veicoli alimentati a idrogeno in circolazione in Europa ha raggiunto quota 6.000. L’Italia ha un grande potenziale finora praticamente inespresso. Restano tante le incognite rispetto all’utilizzo dell’idrogeno come vettore per il trasporto sostenibile, prima tra tutte l’elevato costo al chilometro, ma alcune stime parlano di circa 50mila camion alimentati a idrogeno in circolazione sulle strade italiane entro il 2050.

Tre erogatori equipaggiati con dispositivi di pre-raffreddamento

Entrando più nelle specifiche tecniche, a Carugate entreranno in funzione tre erogatori di idrogeno compresso alla pressione di 350 e 700 bar, a seconda della tipologia di veicolo da rifornire. La capacità di erogazione sarà di circa una tonnellata al giorno. Tutti gli erogatori sono equipaggiati con dispositivi di pre-raffreddamento fino a -40° per garantire operazioni sicure. Il sistema di stoccaggio fisso è composto da due batterie di bombole: una a media pressione (500 bar) con una capacità di 333 chili (circa 10,5 m³) e una ad alta pressione (930 bar) con una capacità di 115 chili (circa 2,4 m³).

L’idrogeno non sarà prodotto in loco, ma rifornito con carro bombolaio. Tutti i sistemi di sicurezza sono, naturalmente, garantiti per quanto riguarda l’approvvigionamento e l’erogazione dell’idrogeno.

Le dichiarazioni dei vertici di FNM e Milano Serravalle

Il presidente di Milano Serravalle, Elio Catania, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Con l’apertura della stazione a idrogeno di Carugate Est, situata in un’area strategica per il trasporto e la logistica, si favorisce il transito di veicoli a idrogeno lungo l’asse Europa-Genova, supportando la logistica verso Svizzera e Germania”.

L’idrogeno rappresenta più del 10 per cento degli obiettivi europei per quanto riguarda la mobilità sostenibile del futuro. Dobbiamo stare al passo con i tempi e quello presentato oggi è un progetto assolutamente concreto”, ha aggiunto il presidente di FNM, Andrea Gibelli.

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