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La situazione di emergenza che da qualche mese tutti quanti stiamo vivendo ha costretto anche il Sustainable Tour 2020 a virare verso il mondo virtuale. Non più incontri fisici dunque – almeno per il momento – ma dei webinar, il primo dei quali è andato in streaming lo scorso 29 aprile.

Per chi non lo sapesse, il Sustainable Tour consiste in una serie di iniziative incentrate sulla sostenibilità del mondo dei trasporti – tematica ormai di vitale importanza per tutto il panorama – e organizzate da EvenT, la realtà nata dall’esperienza di Vado e Torno (parte del nostro network ediroriale) e Trasportare Oggi in Europa, due delle testate più autorevoli e longeve del settore.

Nel video riassuntivo qui sotto è possibile rivivere i momenti salienti dell’appuntamento:

Sustainable Tour 2020: i relatori

Presenti ‘in video’ gli opinion leader del comparto: Paolo Volta, giornalista e consulente di logistica; Massimo Marciani, presidente del Freight Leaders Council; Mihai Daderlat, Business Director Mercato Italia IVECO; Luigi Capitani, presidente di CePIM Interporto di Parma; Maurizio Pompei, amministratore delegato di Mercedes-Benz Trucks Italia; Mosè Renzi, presidente dell’Interporto d’Abruzzo; Franco Fenoglio, amministratore delegato di Italscania e presidente della sezione Veicoli Industriali di Unrae.

Ciò che è emerso è la positiva fiducia che la crisi che stiamo attraversando possa essere il volano di uno spostamento del settore verso interconnettività, ecosostenibilità, digitalizzazione e intermodalità.

L’impatto della crisi

La crisi che stiamo vivendo ha colpito indistintamente tutti i settori produttivi tra cui, ovviamente, il trasporto e la logistica, due settori la cui importanza nevralgica è stata messa ancora più in evidenza dalla pandemia.

Nelle parole e nelle testimonianze dei protagonisti del settore, durante questo primo appuntamento del Sustainable Tour 2020, sono emersi alcuni spunti e consigli sugli strumenti da utilizzare per superare questa emergenza senza precedenti. Digitalizzazione, sostenibilità e ‘occidentalizzazione’ delle attività le tre parole chiave che, a più riprese, sono state evidenziate dai partecipanti.

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