Si è conclusa la missione imprenditoriale Technology Days Kenya e Tanzania, promossa da ICE-Agenzia e ANIE Federazione con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. L’iniziativa ha avuto come obiettivo quello di rafforzare la cooperazione tra imprese italiane e partner africani nei settori chiave dell’energia, delle infrastrutture e della transizione digitale.

Technology Days Kenya e Tanzania, il resoconto della missione

La missione ha generato 370 incontri B2B tra aziende italiane e 120 operatori locali, coinvolgendo imprese e istituzioni da Kenya, Tanzania, Etiopia, Ruanda e Uganda. Un’occasione strategica per avviare un percorso di collaborazione nei comparti dell’industria elettrotecnica ed elettronica, con particolare attenzione a energie rinnovabili, smart grid, automazione industriale, sicurezza digitale, edilizia intelligente e componentistica.

Il Kenya si conferma leader regionale nel campo delle rinnovabili. Il governo ha avviato piani ambiziosi per lo sviluppo di solare, eolico, geotermico e idrogeno verde. Allo stesso tempo, progetti infrastrutturali e digitali – come Kenya Vision 2030 e il programma BETA – puntano a trasformare il Paese in un hub tecnologico africano.

In Tanzania, dove solo il 40% della popolazione ha accesso all’elettricità, l’obiettivo è raggiungere l’80% della copertura entro il 2030. Il Paese investe in energia verde, reti intelligenti e grandi opere come la ferrovia SGR; al contempo, il settore manifatturiero è in piena crescita.
C’è da sottolineare, tra le altre cose, che le esportazioni italiane nei comparti ANIE hanno superato nel 2024 i 110 milioni di euro in Kenya (+14%) e i 60 milioni di euro in Tanzania (+12%).

Siamo estremamente soddisfatti di questa prima iniziativa esplorativa“, ha dichiarato Michele Lignola, Direttore Generale di ANIE, “che ha permesso alle imprese italiane di avviare un percorso di collaborazione concreta con due Paesi strategici del continente africano“.

Giuseppe Manenti, Direttore dell’Ufficio ICE di Nairobi, ha aggiunto: “Le aziende italiane hanno apprezzato il livello di professionalità delle controparti locali. Le premesse, nell’ottica di future collaborazioni commerciali, sono sicuramente positive“.

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