Il 15 marzo 2024 Bosch Rexroth festeggia i 70 anni di presenza in Italia. Nella sua storia è riflesso l’emozionante percorso dello sviluppo industriale italiano e l’evoluzione delle tecnologie che hanno supportato tale sviluppo, dagli anni ʹ50 del boom economico fino alla rivoluzione digitale e alla transizione Industry 5.0. Un’avventura declinata al plurale, perché include le differenti generazioni che con il loro lavoro l’hanno resa e la rendono possibile, i numerosi clienti che ne rappresentano il senso e la quotidiana motivazione, nonché le comunità locali che ospitano le sedi Rexroth e quelle dei suoi partner. Per preservare e valorizzare questa lunga e straordinaria vicenda nel 2023 è nato l’Archivio Storico Rexroth Italia con la missione di conservare i documenti che testimoniano la vita dell’azienda e il ruolo ricoperto nell’evoluzione del comparto industriale del nostro Paese.

I primi 70 anni di vita di Bosch Rexroth in Italia

Fondata a Milano nel 1954 con l’evocativo nome di Ruhrital, l’azienda si occupa della commercializzazione e dell’installazione di componenti e impianti oleodinamici che già all’epoca rappresentano lo stato dell’arte della tecnologia meccanica. Il principale marchio trattato è proprio Rexroth, attraverso il quale l’azienda realizza una vera e propria attività pionieristica di introduzione e diffusione della tecnologia idraulica in Italia.

Sin dai primi anni ’60 alla Ruhrital si rivolgono i più importanti marchi industriali italiani tra cui Alfa Romeo, Innocenti, Pirelli, Fiat, Terni, Ilva e Dalmine. Sono gli anni in cui la rapida crescita economica sta trasformando l’Italia in un paese industriale. L’azienda milanese accompagna lo sviluppo industriale italiano contribuendo ad alcuni rilevanti programmi infrastrutturali grazie ai quali acquisisce le fondamentali competenze che l’accompagneranno lungo tutta la sua storia. Le iniziative più importanti riguardano il settore siderurgico.

Nel 1971 il Gruppo Rexroth, da sempre cuore dell’offerta dell’azienda milanese, sceglie Ruhrital per creare la sua consociata italiana. Rilevandone il 75% del pacchetto azionario unirà per sempre la creatività dell’azienda italiana con l’elevata affidabilità della tecnologia tedesca. L’acquisizione si completerà cinque anni più tardi con il conseguimento del 100% del capitale e la modifica della ragione sociale in Rexroth SpA, con sede a Cernusco sul Naviglio.

Nel 1979 vengono assorbite le attività italiane relative alla fonderia. Nel 1990 viene acquisita la Wabco Tecniche di Automazione, attiva nel settore pneumatico, e subito dopo la Mecman. Nel 1994 viene rilevata la Hydromarine che già dal 1989 operava nel settore della nautica e delle imbarcazioni da diporto. Nel 1992 viene rilevato il 75% del capitale di Star Mikron, operazione che segna l’ingresso di Rexroth nel mercato della tecnologia lineare. L’acquisizione si completerà nel 2001. 

Nel 2000 Rexroth viene ceduta al gruppo Bosch. La nuova Bosch Rexroth SpA, nata dall’unione di Mannesmann Rexroth e della Divisione Tecnica di Automazione di Bosch, inizia a operare ufficialmente dal 1° maggio 2001 proseguendo le sue attività nella storica sede di Cernusco. 

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