Deutz riparte e riprendere i cicli produttivi (a proposito, a Las Vegas è stata un’ode agli alternativi), avendo messo in sicurezza gli stabilimenti e fornito le adeguate protezioni al personale. Questo dicono a Colonia: “Gli stabilimenti Deutz in Germania hanno ripreso progressivamente la produzione a partire da lunedì 20 aprile 2020. L’azienda aveva chiuso gran parte dei suoi siti produttivi europei il 1° aprile a causa della crisi del coronavirus. Le operazioni riprenderanno ora con misure di sicurezza estese per proteggere la salute dei lavoratori. Lo stabilimento Deutz a Zafra, in Spagna, ha già ripreso la produzione il 14 aprile. Come spiega Frank Hiller, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Deutz: «Stiamo riprendendo la produzione per soddisfare la domanda dei clienti. La salute dei nostri collaboratori rimane al centro dei nostri sforzi e teniamo sotto controllo la situazione nel caso in cui dovessimo reagire a breve termine agli sviluppi»“.

Deutz riparte

 

E adesso riavvolgiamo il nastro, riportandovi alla fine di marzo, quando il coronavirus era nel pieno della virulenza e gli effetti della quarantena si erano già dispiegati in tutta Europa.

Il comunicato che annunciava la chiusura

Deutz chiuderà gran parte della sua produzione in Europa (Colonia, Ulm, Herschbach, Zafra), inizialmente dal 1° aprile al 17 aprile 2020. Molti dei clienti del gruppo Deutz hanno già chiuso la produzione o hanno intenzione di farlo nel prossimo futuro. Questa azione è stata intrapresa anche per proteggere i nostri dipendenti. Inoltre, dopo aver consultato i rappresentanti dei lavoratori, l’azienda farà domanda per l’orario ridotto di lavoro. Poiché non è ancora possibile valutare l’entità dell’impatto sull’azienda, al momento non è possibile aggiornare le linee guida. Deutz ha già adottato misure precauzionali per garantire una liquidità sufficiente in relazione ai possibili scenari di stress dovuti alla pandemia di coronavirus“.

Deutz riparte

 

Anche all’esordio della crisi sanitaria, era intervenuto Frank Hiller: «La crisi del coronavirus ci costringe a prendere queste misure. Finora non abbiamo avuto un caso confermato di coronavirus presso le nostre sedi e naturalmente vogliamo che la situazione rimanga tale. La salute dei nostri collaboratori è al centro dei nostri sforzi. Inoltre, le misure precauzionali per garantire il rispetto delle distanze minime tra i dipendenti rendono attualmente impossibile una produzione efficiente nell’area di montaggio, motivo per cui abbiamo deciso di chiudere temporaneamente gran parte della nostra produzione».

DEUTZ ITALY E IL NOSTRO TEMPO (PRIMA DEL CORONAVIRUS)

 

 

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