Il motore del futuro secondo l’Uiga
Il sondaggio “Il motore del futuro” organizzato dall’Uiga, Unione Italiana dei Giornalisti Automotive, si è chiuso il 31 agosto. Il pubblico è stato al voto elettronico mediante l’esposizione dei modelli d’auto rappresentativi delle diverse tipologie di alimentazione oggetto di voto: ibrido benzina/diesel, ibrido ricaricabile, metano/Gpl, elettrico e idrogeno.
Il sondaggio “Il motore del futuro” organizzato dall’Uiga, Unione Italiana dei Giornalisti Automotive, si è chiuso il 31 agosto. Il pubblico è stato al voto elettronico mediante l’esposizione dei modelli d’auto rappresentativi delle diverse tipologie di alimentazione oggetto di voto: ibrido benzina/diesel, ibrido ricaricabile, metano/Gpl, elettrico e idrogeno.
L’analisi delle 4.287 espressioni di voto ha offerto lo spunto per fare un identikit degli automobilisti italiani anche su base anagrafica. La preferita è l’ibrida basica e il car sharing affonda: ecco come è andata!
Il risultato del sondaggio ha premiato l’alimentazione ibrida benzina/diesel. I motori più semplici sono ancora i più considerati. Probabilmente le nuove tecnologie, nonostante gli incentivi, sono troppo costose per gli automobilisti. Sul podio anche le auto ibride ricaricabili e le elettriche. Poi le tradizionali benzina/diesel, le vetture a idrogeno e quelle metano/Gpl.
Le preferenze secondo l’età
Nel sondaggio Uiga emergono chiaramente preferenze molto diverse a seconda della fascia d’età. I votanti fino a 30 anni puntano decisamente sull’auto elettrica che si piazza al primo posto seguita dall’ibrida benzina/diesel, con al terzo posto l’ibrida ricaricabile. I modelli tradizionali benzina/diesel sono quarti; quinta l’auto a idrogeno e fanalino di coda metano/Gpl.
Da 30 a 50 anni, la preferenza è per l’alimentazione ibrida benzina/diesel, il gruppo propulsore più semplificato e meno costoso tra gli elettrificati. Al secondo posto le vetture più tradizionali, benzina/diesel, che fino al 2035 saranno sul mercato. Al terzo posto si piazza l’elettrica, che, oltre a richiedere investimenti ingenti per comprarla, ha bisogno del supporto delle colonnine di ricarica. A seguire, ibrida ricaricabile, idrogeno, metano/Gpl.
Gli ultracinquantenni guardano al futuro: al primo posto si piazza l’ibrido base benzina/diesel, ma subito dopo arriva l’idrogeno. Il messaggio è chiaro: se si deve aiutare a guarire il pianeta meglio puntare sull’idrogeno, la formula più pulita in assoluto a patto che si trovino modi per produrre la materia prima non energivori. Sul podio, al terzo posto, l’ibrida ricaricabile. In quarta posizione l’elettrica, in quinta la nota auto benzina/diesel e sesta la categoria metano/Gpl.
Sull’età dell’auto posseduta il 39,55% ha risposto da 0 a 3 anni, il 18,66 tre 3 e 5 anni, il 37,31 oltre 5 anni. Sul sistema di acquisto della prossima automobile, la proprietà assoluta stravince con il 63,57%, il noleggio a lungo termine diventa interessante per 32,66 mentre il car sharing raccoglie soltanto lo 0,78.