In occasione del suo 160° anniversario, Lister Petter ha presentato la serie Jupiter, che prende il nome dalla divinità suprema dell’Olimpo. Per noi rappresenta l’occasione di parlare nuovamente del marchio britannico.

Fondata nel 1865 a Yeovil, nel sud-est dell’Inghilterra, l’azienda fu chiamata così in onore dei fondatori Ernest e Percy Petter. Nel 2021, l’azienda ha aumentato la sua gamma di potenza fino a 800 chilowatt, e l’anno successivo ha introdotto i suoi primi modelli ibridi. Quest’anno, invece, l’onore del palcoscenico spetta alla serie Jupiter.

La serie Jupiter offre al mercato un’alternativa a gas

La serie Jupiter si articola in sette unità a gas naturale, disponibili a 1.500 o 1.800 giri, per soddisfare le esigenze europee, americane e dei cosiddetti mercati emergenti. È da tanto che non vi parliamo di quelli che sono stati alimentati da pompe meccaniche, nella migliore tradizione britannica. Le novità sono quindi all’insegna di una robusta dose di elettronica.

La svolta elettronica di Lister Petter

  • La nuova gamma vanta un avanzato sistema di alimentazione controllato da ECU, con EFR (ricircolo dei gas di scarico) e AFR (rapporto aria-carburante) elettronici, che favoriscono una corretta calibrazione della miscela.
  • Lo studio della componentistica è finalizzato alla riduzione del rumore e migliorare il raffreddamento, portando a una maggiore efficienza termica e a pacchetti di raffreddamento più compatti.
  • Il sistema utilizza un turbocompressore raffreddato ad acqua, che fornisce un flusso d’aria costante e controllabile alla testata del cilindro.
  • Il sei cilindri in linea (alesaggio x corsa: 110×135 millimetri) è sovralimentato e offre una generosa declinazione di potenze, da 22 a 500 chilowatt.

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