Gli USA e Donald Trump (vedi l’editoriale di Maggio), ormai non è più un mistero, hanno deciso da qualche mese di mettere in atto la cosiddetta politica dei dazi. Provvedimenti che, com’è normale che sia, scatenano conseguenze anche sull’andamento dell’economia italiana. A pagare dazio – scusate il gioco di parole – potrebbero essere anche le imprese specializzate nella produzione di componentistica meccanica. È lo stesso grido di allarme lanciato da Federtec, in occasione della giornata economica. L’incertezza è lo spauracchio, per non dire il convitato di pietra.
Movimenta, che opera in questo campo, almeno a sentire le parole del suo ad Giovanni Santamaria non teme particolarmente i possibili risvolti.

Le peculiarità del gruppo Movimenta

Movimenta Group è un gruppo italiano che riunisce piccole e medie imprese specializzate nella produzione di componentistica meccanica e sistemi di trasmissione di potenza. Le aziende del gruppo, tra cui gli storici Demm, Nuova TMR e BCS Marine, offrono una gamma abbastanza ampia di prodotti destinati a vari settori industriali.
Demm, ad esempio, produce componentistica meccanica di alta precisione. Nuova TMR è specializzata nella produzione di alberi di trasmissione. BCS Marine progetta e produce impianti e componentistica meccanica per la trasmissione di potenza.

Le parole dell’ad Santamaria

L’amministratore delegato di Movimenta Group, Giovanni Santamaria, ha commentato quelle che sono le ultime iniziative di Trump. “Non possiamo negare che i dazi americani sull’acciaio avranno un effetto sull’economia europea, ma gli ingranaggi prodotti da Movimenta negli Stati Uniti non si trovano. Quindi, attualmente, il costo dei dazi ricadrà soprattutto sui clienti americani perché il know-how sviluppato in un secolo dalle aziende del gruppo ci protegge da questa iniziativa”.

L’assunto del gruppo Movimenta, dunque, è chiaro: le recenti politiche commerciali degli Stati Uniti non influenzeranno significativamente la domanda dei prodotti di Movimenta perché gli specifici componenti prodotti dal gruppo non sono fabbricati negli Stati Uniti. Di conseguenza, le aziende statunitensi continueranno ad acquistarli poiché non esistono alternative made in Usa comparabili.

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