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Bauma China

Al motto di “la Cina è vicina”, si riduce gap temporale che separa dall’inizio del Bauma China di novembre. L’Intermat di Parigi è un ricordo ancora fresco e, a piccoli passi, anche il Samoter di Verona del 2020 incalza. La congiuntura può essere favorevole per mettere in campo qualche cifra che fa ben sperare.

Bauma China

Tanto per cominciare, la fiera che si terrà a Shanghai tra il 27 e il 30 novembre 2018 ha già attirato 2.200 espositori. Rispetto allo stesso periodo di due anni fa, circa 300 compagnie in più hanno manifestato il loro interesse. Tra i confermati spiccano molti nomi noti del settore construction, quali Bauer, Liebherr, Volvo, solo per citarne alcuni. Ma a fare notizia è il ritorno di un gigante qual è Caterpillar, assente dal 2012. Vari paesi, tra cui Germania, Italia, Corea, Spagna, Turchia e Stati Uniti, saranno presenti con dei padiglioni. Ovviamente non potranno mancare le compagnie portabandiera del paese ospitante.

Oltre le aspettative, dicono Stefan Rummel e Maritta Lepp

«L’attuale domanda di spazio espositivo supera le nostre aspettative», afferma Stefan Rummel, Managing Director di Messe München. Secondo Rummel è «un risultato che è principalmente dovuto alla forte collaborazione tra le società, le associazioni e Messe München in Cina». Anche il direttore di Bauma China Maritta Lepp ha commentato le cifre. «L’intera area del Nuovo Centro Espositivo Internazionale di Shanghai, 17 sale e l’area esterna, saranno di nuovo completamente occupate». In totale, Bauma China metterà a disposizione una superficie espositiva di circa 300.000 metri quadrati. I presupposti sembrano quindi appropriati per la seconda più grande fiera mondiale per macchine per l’edilizia dopo il bauma di Monaco.

Samoter 2020

Facendo un salto avanti nel tempo, ci attende il Samoter di Verona del 2020. In linea con quanto espresso, si prevede che il mercato di escavatori e bulldozer muoverà circa un milione di unità annue. Nord America e Cina guidano una crescita che nel 2017  ha significato la cifra record di 825 mila mezzi venduti. Sono 23 punti percentuali in più rispetto al 2016. Per il prossimo triennio il settore punta a una crescita costante che dal +5,3% del 2018 raggiungerà il +7,6% nel 2020.

ABBIAMO DETTO DELL’ULTIMA EDIZIONE…

Bauma China

Quattro anni col segno + per il mercato italiano

Con il 2017 fanno quattro anni di crescita continua per l’Italia, dopo il quinquennio nero tra 2008 e 2013. Quarta è anche la posizione occupata sullo scacchiere europeo. Il volume di mercato del movimento terra è stato di 13.700 macchine, in aumento del 16% rispetto al 2016. In doppia cifra, con 15.600 macchine vendute, anche il 2018 (+14,3%). Il punto d’arrivo saranno le 19.800 unità nel 2020 (+12,6%). Tuttavia, tali numeri rendono visibile il ridimensionamento ormai strutturale, se li si confronta con le 30 mila unità vendute nel 2007.

Investimenti in crescita

Gli investimenti nel campo delle costruzioni (soprattutto residenziale) hanno trainato nel corso del 2017. In netto recupero anche le opere pubbliche, forti della crescita dei bandi di gara (+33,1% in valore), dopo un 2016 condizionato dalle incertezze legate al nuovo Codice degli appalti. Ci si aspetta, da qui al 2020, una crescita stabile del settore costruzioni attestata intorno ad un tasso medio annuo dell’1,5 per cento.

I 14,4 miliardi di euro del Fondo di Investimenti (infrastrutture, trasporti, ecc.) forniranno la linfa vitale. Insieme a questi, anche i 6 miliardi previsti dalla Legge di Stabilità per la ricostruzione delle aree terremotate. Anche sul fronte delle grandi opere le risorse messe in gioco sono notevoli. Rfi, gestore dell’infrastruttura ferroviaria nazionale, contribuirà (2017-2021) con 13,3 miliardi. Anas, dal canto suo, fino al 2020 mobiliterà risorse per altri 21 miliardi. Da non dimenticare anche il contributo di incentivi  fiscali per ristrutturazioni e riqualificazione energetica; l’ecobonus per i condomini e via dicendo.

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