AS Labruna, ormai icona della decarbonizzazione delle acque, dolci e salate, al DPE. Perché a Rimini? La risposta ce la dà l’ideatore di questa “offensiva terrestre”, il Ceo, Massimo Labruna. «Abbiamo raggiunto un nuovo traguardo della nostra missione di essere pionieri della sostenibilità e dell’innovazione. Siamo determinati a diventare game changer anche nel settore terrestre, continuando a guidare il cambiamento verso un futuro verde e più efficiente».

Al DPE la versione terrestre e stazionaria di AS

Un’anticipazione delle prospettive extra-marine di AS le avemmo al Bauma del 2022. In quel caso, incastonato nel padiglione di Puglia Sviluppo, finì sotto i riflettori il Power80. A Rimini le soluzioni esposte sono ugualmente innovative e “intercompany”. È stata infatti la vetrina nella quale presentare LF, distributore di FPT Industrial per il Nord Africa, un potenziale bacino di riferimento per il DPE, e MOVe, startup nell’elettrificazione dei mezzi mobili. Le soluzioni citate rispondono all’identikit del generatore a metanolo PB30, del redivivo Power Pack 80 e del Metrocab Fresia, elettrificato da MOVe.

PB80 e Metrocab

«Il gruppo a metanolo testimonia» puntualizza il Ceo di AS, «che crediamo molto nel processo di transizione, anche intervenendo sulla parte di ricarica. Con fuel cell a metanolo, eroga una potenza picco di 30 kW, la batteria è da 10 kWh, con capacità di scarica 3C». Il PowerPack80 è un sistema ibrido da 80 kW e 500 Nm, che si ricarica in 90 minuti. Il piatto forte della tavola di Monopoli è costituito dal Metrocab da 15 tonn, a trazione elettrica. Ci spiega Massimo Labruna: «È un veicolo interessante, un unicum tra i mezzi di questa stazza, con autotelaio allestibile in varie modalità. L’applicazione principale è sui compattatori. Ha infatti superato i collaudi, ottenendo le certificazioni per circolare su strada. Ha effettuato le prove di frenata, sterzata e di emissione. Tutti i componenti sono certificati, a partire dalle batterie R100, e il motore è stato omologato al banco dall’Università di Pisa.  Caricatore a bordo di serie. Sono quattro, le batterie da 25 kWh ciascuna, agli ioni litio». La parte più dura del testing è la frenata, per l’interfaccia con l’Abs. L’autonomia su ciclo misto del veicolo si aggira sui 160 chilometri. Il servosterzo idraulico è gestito da un Ecu brevettata. L’interfaccia col body computer è un software proprietario. E non finisce qui: MOVe è impegnata nella elettrificazione di un multipurpose Serie C di Caron e di un altro veicolo di Fresia, per il traino degli aerei. 

AS DPE
Lo chassis del Metrocab di Fresia, con il pacco batterie di MOVe

Energia, non potenza!

Quali saranno le nuove frontiere della generazione? Massimo Labruna ha le idee chiare. «Soprattutto nell’organizzazione di eventi, non sarà più richiesta la potenza, ma l’energia. Il futuro prossimo, in questo settore, sono gli endotermici Stage V alimentati ad Hvo accoppiati ad un generatore elettrico che carica direttamente in DC un pacco batterie, permettendo la generazione in modalità ibrida».

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