Deutz Italy. Il 2018 vale 30mila motori

Deutz Italy. Così commentava Roberto Brivio, il 2 ottobre del 2017, all’atto dell’acquisizione di Iml da parte di Deutz: «L’acquisizione di Iml Motori da parte di Deutz dimostra ancora di più l’interesse a lungo termine di Deutz verso il mercato italiano. Ora che facciamo parte del gruppo Deutz, lavoreremo in modo ancora più integrato e con ancora più energia, facendo sempre più uso delle innovazioni tecnologie e delle capacità di Deutz – come ad esempio i motori e
sistemi propulsivi elettrici marini di Torqeedo. Tutto ciò ci permetterà di incrementare il nostro market share sul mercato italiano, anche per gli impieghi marini». Calato il sipario sulla Industrie meccaniche lombarde, che affonda le radici nella Giorgio Keller, nel remoto 1904, e diventa Iml nel 1945, cosa ne è stato di quelle premesse, enunciate da colui che rappresenta il volto stesso di Deutz Italy, il Ceo Roberto Brivio?

L’abbiamo chiesto a lui stesso e l’abbiamo fatto nella cornice dell’Eima, l’agricoltura sullo sfondo, che a Deutz in Italia ha regalato grosse soddisfazioni, dai volumi del gruppo Argo all’ultima, in ordine di tempo, rappresentata dal Carraro Ibrido.

IML DIVENTA DEUTZ ITALY

Cosa è emerso dal colloquio con Brivio? Abbiamo incominciato dall’integrazione con la casa madre. Per ascoltare dalle parole del diretto interessato vi basta un click sul video. In sintesi, le notizie che emergono riguardano la portata dei volumi di Deutz in Italia e il conseguente potenziamento della struttura organizzativa di Deutz Italy. Non solo il vertice dirigenziale è stato confermato, senza alcuna ingerenza da parte della casa madre, addirittura si assiste all’emigrazione delle funzioni di key account a Lomagna.

Quota 30mila vale il primo posto

Il 2018 ha significato per Deutz Italy circa 30mila motori, che proiettano l’Italia nell’empireo della ‘bilancia commerciale’ Deutz. Il mercato italiano rappresenta infatti il primo bacino di esportazione di Deutz in termini di unità vendute e il secondo per fatturato dopo gli Stati Uniti.

Intervista a Roberto Brivio, Ceo Deutz Italy. Parte prima

 

 

 

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