Donaldo e POWERTRAIN: chioserebbe il Tonino nazionale, “e che c’azzecca?”. Che c’azzecca ve lo abbiamo spiegato nell’editoriale di Maggio, che riportiamo a seguire.

L’ombra di Donaldo aleggiava pure al bauma

Pianeta bauma, anno 2022: il sentiment è “o si fa elettrico, o non se ne fa niente!” Negli anni seguenti, imperversa l’idrogeno. Vi immaginate un travaso di H2 tra i padiglioni A1 e A6? Fuochino, anzi… acqua. Prima di tratteggiare l’identikit dell’edizione 2025, occorre precisare che nell’etere alligna uno spettro, armato di un vistoso ciuffo arancio-platino. Il convitato di pietra è proprio lui, Donaldo Trump, insieme al profilo acuminato della sua creatura, l’arma affilata dei dazi. Si riveleranno shuriken, i pugnali da lancio dei ninja, o saranno boomerang? Di sicuro l’effetto inibitore ha indotto alcune aziende, anche americane, a rivedere i piani di investimento in India, per non incappare nella trappola dei prezzi dopati sul suolo americano. Effetto ritardante, dice nulla? Non ci riferiamo allo “slow motion”… È la spada di Damocle che incombe sul comparto. Il secondo riflesso inibitore proviene dai costruttori cinesi. Avete presente “L’urlo di Chen terrorizza anche l’Occidente”? Il film (1972) e il suo interprete, Bruce Lee (1940-73), sono memoria del passato, ma è tra gli spazi esterni del bauma che si esplicita la deterrenza cinese. Non parliamo di nucleare, ma di LiuGong, Sany, XGMC e tutti gli Oem dalla Terra di Mezzo, senza contare i coreani di Hyundai e la pletora di costruttori giapponesi. Spaventano la campagna acquisti tra i professionisti reclutati tra i marchi occidentali, gli incentivi statali dirottati sull’export, l’imponente capacità produttiva e il legame a doppio filo con BYD, CATL e la filiera BEV.

Ostico più che agnostico

Ma torniamo al fil rouge del bauma 2025. Non è elettrico, non è idrogeno, cos’è? È tanto ostico quanto agnostico, perché il failure delle aspettative di elettrificazione ha indotto gli attori del settore a riabilitare l’endotermico. Cometto e Faymonville con il rimorchio modulare semovente, elettrificato da Scania. Yanmar ha convertito il 4TN101 all’idrogeno. Eppure… quello che si evince dai padiglioni A1- A6 è che lo stallo tecnologico induce a tergiversare, avvalorando diesel e gas metano e alternativi e pacchi batterie e idrogeno. La reiterazione del passepartout “non esiste un game changer”. Ed emerge che i vettori di questa poliedrica transizione sono i signori del motion control, come Danfoss, Parker, Rexroth, i componentisti come Bonfiglioli, BorgWarner, Walvoil e chi l’elettricità ce l’ha nel sangue, cinesi a parte, come ABB, Siemens e Gruppo Zapi.

In primo piano

Articoli correlati

Nasce UFICore, il filtro aria motore di nuova generazione

UFI ha annunciato la disponibilità per l’aftermarket di UFICore, una gamma di filtri aria motore ad alta tecnologia destinati ad applicazioni heavy duty. La nuova linea comprende attualmente a catalogo 11 codici, per circa 500 applicazioni, ma l'azienda prevede un ampliamento nel corso del tempo.