FPT Industrial alla vigilia del mezzo secolo di Iveco
FPT Industrial alla vigilia dei 50 anni di Iveco. Ripercorriamo in breve il sodalizio post spin off e la conferma del feeling col mare, attraverso One Ocean Foundation

FPT Industrial riposa felicemente da sei anni sotto l’ombrello del Gruppo Iveco. Eravamo presenti a Wall Street, in quel settembre del 2019, ai CNH Industrial Capital Markets Day, in occasione dell’annuncio ufficiale dello spin-off della sezione stradale da quella più squisitamente industriale.
Nel frattempo, Iveco e FPT…
Hanno proseguito a battere la strada della intima collaborazione tecnologica (i Cursor, e non solo, rimangono tra i gioielli della corona degli X-Way), investendo sulla metanizzazione del trasporto merci. Il Gnl si è rivelata una soluzione gradita a padroncini, grandi imprese di trasporto e aziende manifatturiere. Una strada che si è confermata comune anche di fronte al bivio della elettrificazione (vedi l’e-plant di Torino e la collaborazione con Foton).
La suggestione dell’oceano. Un rapporto che trascende la pura dimensione meccanica
Nel corso di questo sodalizio, FPT Industrial ha promosso la causa della tutela del mare. Un esempio è l’iniziativa ‘la pesca di plastica‘, che trovate scrollando il link in evidenza. Un altro è dato da Slow Fish.
L’8 giugno, FPT ha partecipato alla Giornata Mondiale degli Oceani al fianco di One Ocean Foundation. Da adesso in avanti, lasciamo libero spazio al racconto di FPT del progetto Blue Forest, che si applica al Mar Mediterraneo, biotopo di una pianta marina endemica, la Posidonia oceanica. Le praterie di Posidonia dissipano l’energia delle onde prevenendo l’erosione delle coste sabbiose, stabilizzano il fondale marino, forniscono habitat e aree di riproduzione per moltissimi organismi – oltre 350 specie – e, soprattutto, svolgono un ruolo considerevole nella mitigazione dei cambiamenti climatici attraverso il sequestro di carbonio. Si stima, infatti, che un metro quadro di prateria possa assorbire 130 kg di CO2 in un anno, circa quindici volte in più rispetto alla foresta amazzonica: piccoli appezzamenti marini possono quindi rivelarsi fondamentali. Per questo motivo è conosciuta come “il polmone del Mediterraneo”, potendo emettere fino a venti litri di ossigeno al giorno per metro quadrato di prateria, diventando così la più importante fonte di ossigeno fornita dalle acque costiere. Allo stesso tempo, però, quello della Posidonia oceanica rappresenta un ecosistema fragile con tempi di recupero di centinaia di anni, in quanto la pianta ha una crescita molto lenta, di circa 1-2 cm l’anno. A partire dagli anni ’50, le praterie di Posidonia hanno subito una regressione considerevole, in alcuni casi pari al 90% della loro estensione originaria, principalmente a causa dell’inquinamento dei mari, dell’ancoraggio indiscriminato e della pesca a strascico. Da qui nasce l’obiettivo di One Ocean Foundation: identificare tratti di fondali degradati per attuare interventi di ripristino e piantumazione di nuove piante, creando una rete internazionale di università, ONG, istituzioni e autorità per promuovere l’attivazione di progetti di tutela e riforestazione a livello globale, affiancati da programmi di ricerca e attività educative.
C’è un compleanno alle porte

Il mezzo secolo di vita sarà celebrato in occasione di “50xBeyond”, organizzata da Iveco Group presso le Officine Grandi Riparazioni-OGR di Torino, dal 12 al 15 giugno. Correva l’anno 1975 quando Fiat Veicoli Industriali, che includeva Officine Meccaniche e Lancia Veicoli Speciali, Unic e Magirus-Deutz, decisero di dare vita a Industrial Vehicles Corporation. Vi renderemo edotti di quanto succederà. Per il momento, accontentatevi dell’anteprima disegnata dai colleghi della rivista AUTOBUS.