Repower e l’autosufficienza elettrica del taxi lagunare
L'Arsenale di Venezia, in occasione del Salone nautico, è il palcoscenico per la presentazione del taxi lagunare elettrico Lucietta di Repower

Prendete Repower, pur ignorando di cosa si tratti, e chiedetele di occuparsi dell’ecosistema di una imbarcazione a batteria. Per ecosistema s’intende la prospettiva sistemica dell’elettrificazione di uno scafo, compresa l’installazione dell’infrastruttura di ricarica (insomma, una colonnina in banchina), magari alimentata, anche solo parzialmente da pannelli solari installati sulla pensilina. Nel caso non bastasse, pretendete pure l’erogazione senza soluzione di continuità dell’energia elettrica.
Lucietta è l’ultima creatura di Repower
Repower è un’azienda svizzera nativa della fornitura di energia elettrica e gas, che ha sviluppato un comparto di mobilità elettrica: bici, cicloturismo, mobilità elettrica in generale, incluse le imbarcazioni. Forniscono anche impianti fotovoltaici e diagnosi energetiche. Avrete letto tra le righe la ragione della partecipazione di Repower al Salone Nautico di Venezia. Lei si chiama Lucietta, è un’anteprima e si fregia di essere il primo taxi veneziano full-electric, progettato dal Gruppo svizzero in collaborazione con Nauta Yachts per il design e Cantiere Serenella di Murano per la realizzazione artigianale. La barca è stata progettata e realizzata coinvolgendo una selezione di taxisti veneziani attraverso un sondaggio. Lucietta si presenta in continuità con Repowere, la seconda barca elettrica di Repower premiata con una Menzione d’onore all’interno del Premio Compasso d’Oro 2020. In merito ai materiali, compare la fibra di carbonio per la carena e il vetro rigenerato delle vetrerie di Murano, che Rehub, una startup anch’essa di Murano – vincitrice del Premio Speciale Repower per l’Innovazione del 2023 – ha trovato il modo di riciclare e utilizzare sulla nuova imbarcazione.
La carta d’identità di Lucietta
La barca misura 9,30 metri di lunghezza, 2,25 metri di larghezza e 2,10 metri di altezza, che le consentono di muoversi agilmente nel reticolo dei canali veneziani. Lucietta è omologata con una capacità di trasporto fino a 14 persone e fa leva sulle specificità del delicato scenario lagunare e cittadino, sgravando l’impatto acustico e le vibrazioni degli endotermici, azzerando il rilascio di fumi e scie oleose. Da un puto di vista tecnico è equipaggiata da un sistema propulsivo Bev da 200 chilowatt, alimentato da un pacco batterie da 180 kWh. Lucietta raggiunge così i 30 nodi di velocità massima ma soprattutto, operando alle velocità di codice in laguna (7-20 km/h), è in grado di coprire un’intera giornata lavorativa senza dover ricaricare.

I commenti degli attori coinvolti in questo progetto
«La nautica elettrica rappresenta una parte della rivoluzione che ormai da anni è in atto nel settore della mobilità e del turismo sostenibile» ha commentato Fabio Bocchiola, amministratore delegato di Repower Italia. «Una rivoluzione che procede a velocità alterne, complice anche uno scacchiere geopolitico in evoluzione che ha spinto molti Paesi ad adottare politiche nuove e a ripensare, in generale, la strategia per la transizione energetica. Tuttavia – evidenzia Bocchiola – come già descritto nel nostro White Paper dedicato alla mobilità sostenibile, l’Unione Europea ha delineato un percorso ambizioso per ridurre le emissioni del settore della nautica elettrica, un mercato che, come riportiamo nel nostro White Paper sulla mobilità sostenibile, è destinato a raggiungere un volume d’affari globale di circa 13 miliardi di dollari entro il 2030. In questo contesto posso dire con orgoglio che Repower è stata pioniere nel settore della nautica elettrica urbana e oggi ringrazio i nostri partner, Nauta Yachts e Cantiere Serenella, per il prezioso contributo dato alla realizzazione di questo nuovo progetto che presentiamo al Salone Nautico».
«Già nel 2018» sottolinea Marcello Bertoldi, partner nautico Repower e CEO di Bertoldi Boats «abbiamo scelto il Salone Nautico della Sostenibilità di Venezia per presentare Repowere, la seconda barca full electric di Repower, pensata per le acque aperte e chiuse. Grazie anche a questa esperienza è nato il progetto Lucietta, un’imbarcazione che rappresenta un capitolo nuovo della storia dei taxi boat della Laguna, in equilibrio tra identità storica e innovazione sostenibile. Lucietta non è semplicemente un’eccellenza del saper fare della laguna ma anche un contributo al dibattito sul trasporto pubblico per la Laguna, una soluzione in grado di integrarsi con gli strumenti di ricarica fast-charge per automobili ed offrire prestazioni ed autonomie pari a quelle delle imbarcazioni endotermiche che oggi solcano le acque veneziane».
«Le dimensioni dei taxi di Venezia sono determinate dalla città, dai suoi canali, dai suoi ponti e dagli ormeggi, quindi altezza di costruzione, larghezza massima e lunghezza devono rispettare vincoli molto precisi» ha dichiarato Massimo Gino di Nauta Yachts. «Partendo dallo studio accurato dei disegni originali dei vecchi taxi e dalle interviste ai tassisti, abbiamo definito gli upgrade essenziali per progettare il taxi elettrico del nuovo millennio. Lucietta di Repower rappresenta una reinterpretazione del taxi veneziano in chiave moderna, con stilemi che richiamano l’appeal dei veicoli a propulsione elettrica, rendendo immediatamente riconoscibile il suo cuore sostenibile».

Nota bene
La divisione italiana dell’azienda con sede a Poschiavo, nel Cantone dei Grigioni, rappresenta un tassello tutt’altro che trascurabile della multinazionale svizzera. Nel 2024 Repower Italia ha prodotto un fatturato pari a 1,45 miliardi di euro (valore calcolato in base ai principi swiss gaap) sui complessivi circa 2,609 miliardi, generati a livello di Gruppo.