Pensavate che vi avessimo resi sufficientemente edotti sulla visione di Gnutti in merito alle prospettive dell’alluminio nello scenario industriale? Se vi riferite a quanto abbiamo scritto in questo post, vi sbagliate. Nel senso che vi faremo entrare ancora più nel dettaglio.

Agnostico è un termine in voga anche a casa di Eural Gnutti

Dichiararsi agnostici, nel panorama motoristico, equivale a una dichiarazione di neutralità, di fronte all’identikit del sostituto del diesel tra le applicazioni mobili industriali, stazionarie e marine. Per quanto riguarda le materie prime, e i semilavorati, la traduzione di agnostico nella visione di Eural Gnutti potrebbe essere “versatilità”. La scelta tra una barra estrusa e una trafilata dipende infatti dalle specifiche esigenze applicative. Le barre estruse sono ideali quando si richiedono dimensioni più grandi (OD > 80mm). Queste ultime sono ottenute tramite estrusione inversa, un processo che consente di realizzare barre di alluminio con una migliore qualità e uniformità delle proprietà meccaniche. L’azienda, inoltre, esegue una serie di lavorazioni avanzate sulle barre: il trattamento termico di omogeneizzazione iniziale della billetta è essenziale per garantire una qualità costante del prodotto durante il processo di estrusione. Segue il trattamento termico di solubilizzazione, che prevede la permanenza del prodotto alla temperatura di ricristallizzazione e il successivo rapido raffreddamento in acqua, che induce uno shock termico volto a ottenere le caratteristiche meccanico-prestazionali della specifica lega. Successivamente, il materiale viene sottoposto a stiratura, a favore di un semilavorato privo di tensioni residue e, in seguito, al trattamento termico di invecchiamento naturale o artificiale per favorire la precipitazione. Entrambi i trattamenti incrementano le caratteristiche meccaniche del prodotto. Infine, le barre, precedentemente decapate per ottenere una finitura pulita e priva di difetti, vengono sottoposte a trafilatura a freddo,  un ulteriore processo che perfeziona le caratteristiche di rettilineità e le tolleranze dimensionali e ottimizza le proprietà meccaniche, assicurando performance superiori in termini di resistenza alla trazione e durezza. Se le priorità sono la velocità di lavorazione e la stabilità del processo, la barra trafilata rappresenta la scelta ideale per le ridotte tolleranze dimensionali e la sua spiccata rettilineità.

Estrusione a ponte

Come precisano dalla casa madre, l’estrusione a ponte (porthole) adottata da Eural Gnutti garantisce un’elevata qualità, precisione dimensionale e competitività rispetto all’estrusione seamless, dove l’ago flottante può subire micro-spostamenti che influiscono sulle tolleranze. Sebbene quest’ultima elimini il problema delle saldature, l’estrusione a ponte offre maggiore versatilità ed efficienza produttiva, uniformità dimensionale superiore ed eccellente qualità della superficie, per applicazioni in cui estetica e tolleranze ristrette risultano fondamentali. Inoltre, il processo consente di realizzare un’ampia gamma di profilati con geometrie complesse, mantenendo elevato il livello di precisione. Eural Gnutti sottopone il 100% dei profilati, destinati ai settori oleodinamico, automotive e degli attuatori pneumatici, a rigorosi crash test.

Una visione incline alla sostenibilità

Sostenibilità, altra costante liturgica dei nostri tempi. Come si concilia con la visione di Gnutti? Tra gli altri aspetti di questo tema implicit nella visione e nella prassi dell’azienda bresciana, Eural massimizza il ricircolo interno delle acque di processo e il loro riutilizzo, in particolare quelle di raffreddamento e degli impianti di decapaggio. Coerente con i principi di economia rigenerativa, Eural dedica particolare attenzione al riciclo dei rottami e degli scarti di lavorazione. Attualmente, utilizza il 47% di materiale riciclato pre-consumo e il 27% di riciclato post-consumo. In dettaglio, il riutilizzo dell’alluminio richiede solo il 5% dell’energia necessaria per produrne di nuovo e il suo impiego produce emissioni di CO2 7 volte inferiori rispetto all’alluminio primario.

Gnutti visione

«In Eural Gnutti, la sostenibilità si traduce in azioni concrete, misurabili e orientate al lungo termine», dichiara Gianfranco Cazzago, Responsabile della Sostenibilità dell’azienda che continua: «Tra gli interventi più significativi rientrano l’installazione di 10.417 pannelli fotovoltaici presso il sito di Rovato (nella foto, ndr) , che coprono il 23% del fabbisogno elettrico dello stabilimento di Rovato, e l’impiego di forni elettrici e a gas naturale, per i trattamenti termici, finalizzati a migliorare l’efficienza energetica e ridurre le emissioni. Questo approccio si estende anche al rapporto con il territorio e le persone, attraverso il sostegno a iniziative culturali e sportive, donazioni a enti locali e l’attivazione di un programma di welfare aziendale, concepito per promuovere il benessere dei dipendenti. Il nostro percorso è in continua evoluzione, guidato da obiettivi sempre più ambiziosi. Tra questi, l’ottenimento della certificazione indipendente ASI (Aluminium Stewardship Initiative), che attesterà la conformità dei nostri impianti di Pontevico e Rovato ai più alti standard internazionali per una produzione responsabile e sostenibile dell’alluminio».

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