Volvo Penta Italia 2020, della serie «signor coronavirus, scusi, lei chi è?”. Dai grafici trasmessi da Götebörg (padrone di casa il Vice President Marine Sales Europe, Nicola Pomi), il semestre centrale dell’anno ha risentito ovviamente dei sonori schiaffoni della pandemia (basti pensare che tutti i costruttori di macchine e i Volvo Penta Center sono rimasti in apnea perlomeno dall’11 di marzo al 2 di maggio). Il primo trimestre si è però rivelato particolarmente vivace e fa ‘pendant’ con l’ultimo trimestre, in crescita rispetto al periodo equivalente del 2019.

Volvo Penta Italia 2020

 

Volvo Penta Italia 2020: la pesca dei siluri

Dal quartier generale di Volvo Penta Italia, a Milano, Andrea Piccione, Marine Sales Manager Italia, ha sottolineato l’imprevedibilità del mercato diportistico, spesso in controtendenza. L’ambizione naturale di Penta è sicuramente quella di affrancarsi dalla pura e semplice leadership sotto gli 80 piedi. La formula Ips, in configurazione multipla, è servita proprio a inverare questo desiderio. Vi dice niente il nome Amer Yachts? Nel lungo elenco di motivi di orgoglio che l’anno in corso porte in dote al 2021, oltre come il Cranchi 78 e l’Invictus 460 GF, i fiori all’occhiello sono sicuramente le due taglie forti, le più ‘forti’ finora motorizzate dagli Ips: parliamo del San Lorenzo SX112 (34,16 metri) e del Mangusta 33GT (33,3 metri), ognuno dei quali è equipaggiato da 4 Ips1350. Soddisfazioni anche dal versante delle applicazioni commerciali, come dimostra la flotta di scafi a guida autonoma per la ricerca oceanografica e i due Ctv ibridi. Comune denominatore è la sinergia con Danfoss Editron. La sostenibilità, del resto, sarà sempre più il marchio di fabbrica, come espresso dalla Ad Heléne Mellquist e suffragato dalla decisione di interrompere la produzione dei fuoribordo diesel Seven Marine.

Nella dote è compreso anche il nuovo ufficio Volvo Penta di Viareggio, nel distretto che sorge all’ombra di Azimut e di Perini (e dove si è svolto il Versilia Rendez-Vous, per intenderci).

E il 2021?

Non dobbiamo aspettarci lanci motoristici, clamorosi aggiornamenti di tarature o altre mirabilia afferenti il motore endotermico. Il 2021 svelerà i nuovi display Garmin, da 7”, 9” e 12”, che si affiancheranno alla serie esistente, segmentata da 10” a 24”. Sarà rinnovato anche il cosiddetto Acp, dall’acronimo anglofono Active corrosion protection, il sistema anticorrosione per entrofuoribordo, che risparmierà circa un terzo della carica delle batterie dell’attuale versione, lanciata nel 2018.

Motori industriali

Dopo circa trent’anni di onorato servizio Renato Deda è andato in pensione. Al suo posto Ilenia Procicchiani, Sales manager Industrial engines per Italia, Spagna e Portogallo. Gli OEM italiani del settore ‘versatile’ (la nomenclatura Volvo Penta definisce così le applicazioni off.road) hanno ormai traghettato la produzione allo Stage V, dove Volvo garantisce intervalli di manutenzione di 1.000 ore. Tra le referenze del 2020 non passa inosservata quella di Magni TH. Tra i plus di Penta anche la variabilità dell’installazione del sistema di post-trattamento.  Altro guado del fiume Stage V è stato quello della generazione, con i D8, D13 e D16, in attesa del placet del mercato. Le bocce, come si dice, sono infatti ferme, dal momento che gli stazionari Stage Sono appetibili soprattutto dal noleggio (e leutenze sono quelle di concerti, moda, sport ed eventi live in generale).

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