All’Agritechnica abbiamo visitato Yuchai e…
Yuchai si è presentata all'Agritechnica 2025 in forma smagliante. È stata una prima assoluta e non ha deluso
Quando siamo entrati al padiglione 15 dell’Agritechnica, dove erano concentrati i motoristi, la presenza di Yuchai non è passata inosservata. Questioni di estetica e volumi dello spazio espositivo, oltre che per la completezza dell’assortimento, tra motori a combustione interna e formule ibride. Approfondiremo sul numero di Gennaio-Febbraio di POWERTRAIN. Al momento accontentatevi dell’incipit.
Allo stand Yuchai all’Agritechnica alla presenza del Senior Vice President
Infine Yuchai ha deciso di presentarsi in grande stile al mercato Europeo delle applicazioni mobili industriali. Lo sbarco in Germania, dove è installato il quartier generale, è datato al decennio scorso, la prima assoluta in una grande fiera continentale coincide col primo giorno di Agritechnica, domenica 9 novembre 2025. Il primo stand sul quale ci affacciamo è proprio quello di Yuchai, dove ci accoglie Tan Guirong, Senior Vice President. Come dire, un anfitrione d’eccezione per raccontare un’azienda, Yuchai, che vanta una significativa presenza globale, con oltre 90.000 unità vendute l’anno scorso e una proiezione di 120.000 per quest’anno.
«I nostri motori sono venduti in oltre 180 Paesi, con più di 800.000 unità operative fuori dalla Cina», precisa Tan Guirong per enunciare a chiare lettere la proiezione globale di Yuchai. «Ci troviamo qui, ad Agritechnica, per supportare i clienti esistenti e attrarre nuovi Oem europei. Un cambiamento fondamentale è il passaggio dalla semplice fornitura di motori per i veicoli esportati dai costruttori nazionali all’esportazione diretta di motori verso Oem europei».
Mentre le macchine movimento terra dominano il portafoglio europeo di Yuchai, le applicazioni agricole stanno vivendo una crescita annuale a doppia cifra e rappresentano un mercato target primario. È per questa ragione che il colosso cinese ha deciso di muoversi sul palcoscenico di Hannover. In questo contesto, Yuchai può sfoderare la gamma di potenza più venduta tra 55,8 e 130 chilowatt, che si inserisce in una gamma che spazia da 19 a 2.500 chilowatt.
Il punto decisivo nell’approccio alle macchine mobili non stradali del Vecchio Continente è inciso nelle parole del Senior Vice President: «Per applicazioni più grandi, Yuchai offre anche motori fino a 323,5 kW (440 cavalli) per trattori di grandi dimensioni, con soluzioni ibride nella fascia da 103 a 191,2 kW (140-260 cavalli)». Gli endotermici sono segmentati in modo da rispondere alle esigenze degli agricoltori dagli specializzati, agli aziendali, ai trattori da campo aperto e alle grandi macchine operatrici.
La serie YCF30 è equipaggiata con un common rail Bosch e rispetta gli standard Stage V conservando il ricircolo dei gas di scarico e applicando il modulo Doc+Dpf. Con l’YCF36 si sale da 3 a 3,6 litri, 103 chilowatt a 2.400 giri e compare l’SCR. Con i 4 cilindri si sale ancora a 4,8 litri, per passare ai 6 cilindri, con le famiglie YCA07 da 6,9 litri, YCK09, da 9,4 litri, e gli YCK11, sigla che identifica la cubatura, in grado di spingersi fino a 353 kW.
Passiamo alla specialità della casa, da “cucinare” per palati esigenti come quelli occidentali. Secondo Tan Guirong, “l’ibridazione è ancora in fase di stallo a causa di alcuni pregiudizi, ma a nostro avviso rappresenta il modo migliore per effettuare la transizione”.
Yuchai offre una soluzione ibrida completa per macchine agricole, denominata “electronic driven Cvt Power System”








