Zf marcia dritta e senza tentennamenti verso la guida autonoma, grazie a un sistema in grado di apprendere a macchina ferma modelli di comportamento derivati da un mezzo in movimento. All’edizione 2018 del Consumer Electronic Show (Ces) Zf esporrà un veicolo di sviluppo equipaggiato con la control box ProAi, che integra al veicolo funzionalità di intelligenza artificiale. I ricercatori hanno implementato funzioni che consentiranno la guida autonoma di terzo e quarto livello nella scala Sae.

La guida autonoma firmata Zf – Nvidia

L’impianto ProAi firmato Zf mette in campo un approccio modulare allo sviluppo dei sistemi di guida autonoma. L’obiettivo è quello di realizzare un sistema che può essere utilizzabile su ogni veicolo, regolabile a seconda dell’applicazione, dell’hardware e del livello di automazione desiderato. Il quadro di controllo Zf ProAi, da abbinare a un’automobile allestita con gli equipaggiamenti adatti per la guida autonoma, è stato realizzato in collaborazione con Nvidia ed è pronto a entrare nella produzione di massa appena un anno dopo il suo concepimento. A scommettere per primi sul marchingegno di Friedrichshafen sono i cinesi: un costruttore dello stato asiatico, per ora non specificato, ha firmato un accordo con Zf per integrare il sistema ProAi in veicoli pensati per il mercato cinese e appartenenti al terzo livello di guida autonoma.

L’auto autonoma Zf impara dormendo

A Las Vegas verrà esposta la Dream Car ZF, ovvero una Opel Astra station wagon munita di scatola di controllo ProAi.  Tra le caratteristiche salienti del sistema vi è la capacità di apprendere modelli di comportamento senza che l’auto di trovi materialmente su strada. Ecco che la dimostrazione del funzionamento del sistema vivrà dei dati raccolti dai sensori installati su un uguale veicolo impegnato in un test a Friedrichshafen. Sempre al Ces di Las Vegas verranno svelati anche un volante innovativo, capace di interpretare i gesti del conducente, ai quali risponde con un feedback mediante un display e un’illuminazione adattiva.

In primo piano

Diesel of the Year 2025. Apoteosi Hyundai

L’astro coreano si riflette anche sul Diesel of the Year, dopo avere lanciato la Corea del Sud nell’empireo delle nazioni che contano, il cinema nell’antologia d’essai, il K-pop nella playlist degli adolescenti di tutto il mondo. L’edizione 2025 è appannaggio dei DX di Hyundai, 4 e 6 cilindri modula...

Articoli correlati