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Prendete AssoEGE, che coagula le competenze e “promuove il ruolo degli esperti in energia”, come recita l’articolo uno dello statuto associativo. Prendete poi la transizione 5.0 che, come esplicita il GSE, “riconosce un credito d’imposta alle imprese che effettuano nuovi investimenti in strutture produttive situate in Italia. Il Piano ha l’obiettivo di sostenere la transizione dei processi di produzione verso un modello efficiente sotto il profilo energetico, sostenibile e basato sulle energie rinnovabili”.

A chiusura del cerchio, sia in senso temporale che funzionale e operativo, aggiungiamo il recente decreto direttoriale del Mimit, che comunica l’esaurimento delle risorse disponibili per la misura Transizione 5.0. Insomma, come suol dirsi, “finito soldi, finito amore”.

AssoEGE non ci sta

Ed è per questo che vi riportiamo integralmente il comunicato stampa di AssoEGE: La decisione di bloccare la misura Transizione 5.0 dopo il raggiungimento del limite di 2,5 miliardi di euro – senza nessuna comunicazione preventiva – arriva come un fulmine a ciel sereno per il mondo delle aziende e dei professionisti.

“Questa decisione“ afferma Francesca Marini, Presidente di AssoEGErischia di compromettere seriamente la fiducia delle imprese. Chi ha pianificato investimenti, seguendo le indicazioni istituzionali, si trova ora di fronte a uno scenario che incide in modo fortemente negativo sui business plan anche di interventi già avviati.

AssoEGE sottolinea che gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) hanno operato nella convinzione di poter contare su tempistiche definite e sulla disponibilità completa delle risorse definite nel quadro normativo iniziale. In assenza di informazioni ufficiali sulla rimodulazione delle risorse, gli EGE non hanno potuto avvisare per tempo le imprese né rivedere i piani di intervento.

AssoEGE sottolinea che, qualora tali informazioni fossero state pubblicamente disponibili, gli EGE avrebbero prontamente aggiornato le analisi tecniche, soprattutto considerando che la raccolta e la validazione dei dati necessari richiedono mesi di lavoro per garantire accuratezza e conformità alla normativa.

La decisione improvvisa di sospendere la misura comporta quindi gravi ripercussioni per gli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE), che si trovano a dover fronteggiare un danno economico e reputazione significativo, oltre al grave danno subito dalle organizzazioni clienti.

AssoEGE chiede al Governo di garantire misure di tutela immediate per le aziende rimaste escluse dall’accesso ai crediti d’imposta volte ad assicurare che i progetti di investimento avviati possano rientrare nel piano Transizione 5.0 o in misure equivalenti.

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