Gli “spider” sono piattaforme aeree semoventi, normalmente montate su cingoli, talvolta su ruote, che richiedono di essere stabilizzate tramite quattro stabilizzatori che ricordano le zampe di un ragno. Quelle di Cela sono movimentate da motori Kohler e Hatz. Situata a Corte Franca, in provincia di Brescia, Cela è un’azienda storicamente specializzata nella progettazione e produzione di piattaforme aeree. Queste si dividono essenzialmente in due famiglie: le piattaforme aeree antincendio, mercato nel quale Cela rappresenta un’eccellenza mondiale ed è tra i pochi attori presenti, e le piattaforme aeree autocarrate e spider per il mercato industriale con altezze di lavoro da 15 a 72 metri. L’azienda è presente in Europa, Asia, Nord America ed Australia, con più della metà del fatturato realizzato all’estero. 

Lo spider è un prodotto tipicamente italiano con una matrice fortemente bresciana che viene esportato dall’Italia in tutto il mondo. Fino ai 25 metri si trovano diversi costruttori italiani, oltre questa altezza il numero dei protagonisti si riduce sensibilmente. Il range di potenza cambia rispetto all’autocarrata dove ci si avvale del motore camionistico tramite presa di forza. Questo avviene perché lo spider è una piattaforma semovente che necessita di un motore primo che deve soddisfare sia la fase propulsiva delle manovre aeree che provvedere alla traslazione. Si richiede quindi maggiore potenza rispetto a quella che servirebbe per svolgere le sole manovre aeree. Gli spider sono molto utili in quelle situazioni in cui sono richieste compattezza e leggerezza consentendo di andare ovunque senza problemi.

Andrea Antoniucci, responsabile tecnico dell’azienda bresciana, spiega: «Cela Spyder DT28/30 è una macchina che rispetto a semoventi su ruote o autocarrate è compatta per il trasporto e relativamente leggera arrivando a lavorare a 28 o 30 metri di altezza con un peso di sole 5 tonnellate. Per arrivare alla stessa altezza di lavoro, ad esempio su camion, le macchine più leggere richiedono almeno una tonnellata in più. Il motore degli spider deve garantire la traslazione a una velocità ragionevole richiedendo quindi l’installazione di una potenza esuberante per le manovre aeree perché deve anche muovere il mezzo. Le potenze in gioco principalmente dipendono dalle caratteristiche che si vogliono offrire ai clienti in termini di velocità e coppia che si intende avere sui cingoli. Diciamo in buona sostanza che chi comanda è il cingolo. Per tutta la nostra produzione di “Spyder”, oltre ai motori endotermici, abbiamo anche la disponibilità di macchine elettriche con batterie al litio. Le regole anti-emissioni stanno diventando impegnative e c’è una richiesta crescente di macchine al litio, specialmente nel Nord America». 

Cela lavora principalmente con il 3H50 Ticd tricilindrico da 1.464 cc di Hatz e con Kohler: il Kdw 1003 tricilindrico da 1028 cc per la taglia piccola e il Kdw 1404 4 cilindri da 1372 cc. Quest’ultimo è utilizzato per alcune macchine destinate alla Cina dove le norme antinquinamento consentono di proporre macchine non elettroniche, senza post-trattamento e con potenze sopra i 19 chilowatt che è la soglia di potenza con cui sono normalmente equipaggiate le macchine fino a 25 metri di altezza.

Le due piattaforme Spyder DT28 e DT30 si differenziano tra loro per l’ultimo braccetto fisso da 1,5 metri, che nel caso dello Spyder DT30 viene montato in testa al jib. La macchina si compone di un gruppo cingoli e di un gruppo carro, che in pratica fa da contrappeso, comprensivo di motore, serbatoio olio e idraulica. Sopra è montata una torre girevole su cui è applicato il braccio telescopico principale in testa al quale c’è il jib che è il braccio telescopico secondario. 

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