La notizia era nell’aria, le ragioni sono facili da comprendere. L’insistere della pandemia ha costretto gli organizzatori di Eima International a riprogrammare la manifestazione a ottobre 2021, esattamente dal 19 al 23.

Originariamente prevista, come da tradizione, nel novembre 2020, nel corso della cosiddetta prima ondata era arrivato il primo, inevitabile rinvio a febbraio 2021. Con lo slot di novembre occupato dall’interessante esperimento di Eima Digital Preview.

Un’anteprima digitale che ha ospitato oltre 120 eventi con 10mila partecipanti. Hanno invece sfiorato i 60mila i collegamenti con gli stand virtuali degli espositori. Proprio in quel contesto, DIESEL ha curato un webinar sul trend di ibridizzazione dei trattori specializzati (qui trovate il racconto e il video dell’evento).

EIMA-2018

Eima a ottobre 2021, pericolosamente vicina ad Agritechnica

Ora, la collocazione di Eima International nell’ottobre 2021 avvicina pericolosamente la manifestazione italiana alla prossima edizione di Agritechnica, l’altro grande appuntamento che si svolge ad anni alterni rispetto a Eima. La fiera di Hannover, al momento, è in programma dal 14 al 20 novembre 2021.

Per non lasciare nulla d’intentato sulla questione delle grandi fiere di settore, anche il Sima di Parigi ha visto stravolto il suo programma: dopo un iniziale rinvio al 2021, gli organizzatori hanno definitivamente collocato la prossima edizione dal 6 al 10 novembre 2022. Praticamente in concomitanza con la 45ma edizione di Eima. Ma questo è un altro discorso (che affronteremo…).

Le ragioni di FederUnacoma

La decisione circa il nuovo spostamento di Eima International è stata maturata, come si legge dal comunicato, «dal Consiglio d’amministrazione di FederUnacoma al termine di un’attenta valutazione circa il calendario delle esposizioni internazionali, le disponibilità del quartiere fieristico di Bologna, la stagionalità delle lavorazioni agricole, ma soprattutto in base alle proiezioni sull’evoluzione della pandemia Covid 19 e sulle strategie di contenimento messe in atto dai Governi». Aggiungendo che si punta «a realizzare un evento di alto contenuto dal punto di vista tecnologico e commerciale, che possa rappresentare anche simbolicamente un momento di rinascita dopo le travagliate vicende del 2020 e il perdurare dell’emergenza ancora previsto nella prima metà del prossimo anno».

In primo piano

Diesel of the Year 2025. Apoteosi Hyundai

L’astro coreano si riflette anche sul Diesel of the Year, dopo avere lanciato la Corea del Sud nell’empireo delle nazioni che contano, il cinema nell’antologia d’essai, il K-pop nella playlist degli adolescenti di tutto il mondo. L’edizione 2025 è appannaggio dei DX di Hyundai, 4 e 6 cilindri modula...

Articoli correlati

Aramco completa l’acquisizione della quota di Horse Powertrain

Dopo la firma degli accordi definitivi a giugno, Aramco ha completato l’acquisizione di una quota azionaria del 10% in Horse Powertrain. Renault Group e Geely mantengono ciascuna una quota azionaria del 45%. Si prevede che l’investimento di Aramco accelererà gli sforzi di Horse Powertrain nello svil...
News