A Bruxelles l’Euro 7 non è stato bocciato, ma sicuramente rimandato. È infatti ufficiale: l’applicazione della più stringente normativa sulle emissioni allo scarico dei veicoli stradali è stata approvata con 329 sì, 230 voti contrari e 41 astensioni. Le automobili attenderanno due anni, rispetto al testo originale, i mezzi pesanti quattro anni.

L’Euro 7 mette in difficoltà la maggioranza a trazione Ursula

Come riporta un lancio Ansa: “A votare a favore sono stati i gruppi Ecr, Ppe, e Renew nella loro quasi completezza, e una buona parte del gruppo Id. I Socialisti si sono spaccati: la maggioranza del gruppo, inclusa la delegazione Dem, ha votato contro il testo, quindi a favore di una proposta più ambiziosa”.

La prima approvazione della bozza originale della commissione Ambiente dell’Europarlamento risale allo scorso 12 ottobre. L’Euro 7 ha causato forti mal di pancia ai costruttori, espressi dalla posizione dell’Acea.

Commenti politici a caldo

«Oggi al Parlamento europeo un’altra vittoria di buonsenso del centrodestra unito, che ha votato compatto per respingere alcune eco-follie sugli Euro 7, battendo la sinistra. Un segnale importante in vista del voto dell’anno prossimo: una nuova maggioranza è possibile», scrive sui social il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini

«Finalmente, con il via libera nella seduta plenaria del Parlamento Europeo sulla nuova versione del regolamento Euro 7, prevale la ragione sulla ideologia, un successo per l’Italia. Una svolta netta e significativa. La proposta sarà discussa ora in sede di trilogo», dichiara il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in una nota.

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