Idrogeno sì o idrogeno no, questo è dilemma
Il destino dell'idrogeno sembra quanto mai incerto. Le aziende compiono scelte ambigue e i cambi di rotta sembrano sempre dietro l'angolo. L'ultimo, in ordine di tempo, quello di Stellantis che ha deciso di bloccare lo sviluppo dei furgoni a idrogeno.

Quale sarà il destino dell’idrogeno? È un po’ questo l’interrogativo che viene da porsi dopo gli ultimi aggiornamenti sul tema. Gli scenari sono ancora tutti da decifrare, anche nell’ambito automotive. Si va da Stellantis, che ha deciso di bloccare lo sviluppo dei furgoni a idrogeno, a Mellor che ha annunciato la produzione di veicoli commerciali leggeri con motori a idrogeno a partire dal 2026, passando per Daimler Truck che ha rinviato – al prossimo decennio – la produzione di serie dei truck a idrogeno Gen H2.
Furgoni a idrogeno: Stellantis, ma non solo, dice stop
La notizia che funge da spunto per la nostra riflessione riguarda Stellantis e la decisione di bloccare lo sviluppo dei furgoni a idrogeno perché – come si legge nella nota ufficiale – “il mercato in questione non mostra prospettive di sviluppo nel medio termine“. Una mossa anche un po’ inaspettata se pensiamo che fino a non molto tempo fa la direzione sembrava di tutt’altro tenore.
E se inizialmente il disimpegno di Stellantis dall’idrogeno nel trasporto commerciale leggero sembrava riguardare soltanto il Regno Unito, ora la suddetta notizia amplia il raggio e la portata della decisione. Il gruppo, infatti, ha deciso di abbandonare questi progetti di sviluppo a livello globale. Più concretamente, termina la produzione in serie dei furgoni Pro One alimentati a idrogeno negli stabilimenti di Hordain, Francia, e Gliwice, Polonia.
“Il mercato in questione rimane di nicchia, senza prospettive di sostenibilità economica a medio termine. Dobbiamo fare scelte chiare e responsabili per garantire la nostra competitività e soddisfare le aspettative dei nostri clienti“, ha dichiarato Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer per l’Europa allargata.
Parole, e scelte, che fanno il paio con quelle di Daimler Truck, intenta a rinviare – dal 2027 all’inizio del prossimo decennio – l’avvio della produzione del camion Gen H2.
Mellor a fare da contraltare
Opposta, invece, sembra essere la visione di Mellor. L’azienda, che ha sede nel Regno Unito, è stata da poco acquisita da Dumarey, gruppo – ormai da un po’ – focalizzato sull’idrogeno e sulla sua applicazione. Dal 2026 in poi, Mellor prevede di introdurre modelli con motore a combustione interna alimentato a idrogeno. Modelli scelti da Dumarey perché capaci di offrire emissioni zero senza i vincoli di peso derivanti dalle batterie elettriche e finalizzati ai servizi di shuttle e trasporto persone nei centri storici.